L’interesse per il sogno è forse uno dei pochi elementi che accomuna le tradizioni arcaiche con l’era attuale. Da sempre esso è tenuto in considerazione benchè le finalità di questo interesse siano profondamente diverse. Se nella psicologia moderna il sogno è usato come strumento per accedere al proprio inconscio, per gli uomini antichi ricopriva soprattutto una funzione spirituale che si ripercuoteva nella propria quotidianità.
Nella Tradizione Nordica era considerato principalmente un modo per accedere ai piani di esistenza differenti e a mondi diversi dal Miðgard, agevolando soprattutto coloro che non possedevano particolari qualità magiche che permettessero l’accesso volontario all’aldilà.
Le funzioni del sogno inserito nella normale attività onirica ricoprivano e ricoprono tutt’oggi una funzione di vitale importanza per l’individuo, al punto tale che l’assenza di sogni veniva considerata come una condizione non naturale. Il termine norreno Draumstoli, sta a significare l’essere derubato dei sogni conseguentemente ad un’azione compiuta da un avversario o da uno spirito avverso. Che tale mancanza sia effettivamente la conseguenza di un “furto” o sia causata da altre condizioni, si tratta in ogni caso di un blocco energetico che di fatto può limitare l’individuo sia come sviluppo spirituale, sia come anticipazione di eventi che stanno per accadere.
Durante il sogno posso apparire spiriti che hanno il compito di guidare l’individuo verso percorsi di sviluppo spirituale che culminano con delle Iniziazioni vere e proprie, percorsi che solo tali spiriti possono attivare e Iniziazioni che solo loro possono dare.
Talvolta la stessa Fylgja (spirito protettore individuale) si manifesta nel sogno in forma di donna (Fylgjukona) e il cui compito è quello di accompagnare l’individuo nella sua vita divenendo in taluni casi anche la sua consorte materiale (colei che ne condivide la sorte).
Nel caso del bandito Gísli Súrsson invece, gli apparivano in fasi alterne due donne (Draumkonur), una fausta e l’altra infausta che gli predicevano il destino. Di Gísli si dice che fosse un “uomo saggio che sognava molto e faceva sogni profetici”. Al di là dell’attività del personaggio, appare evidente come il sogno sia messo in connessione con la saggezza e il presagio. Il Draumamaðr e la Draumakona, l’uomo e la donna “che sognano molto”, devono possedere il Draumspeki, (Speki su Spá = conoscenza), cioè la capacità di interpretare il sogno, abilità questa senza la quale il messaggio che proviene dall’altro mondo verrebbe vanificato. Ecco che il sogno diventa Draumheill (Presagio inteso come divinazione) mediante il quale è possibile ottenere preziose indicazioni, sia esse fauste (ne è un esempio la regina Ragnhildr, madre di Araldo Bellachioma, alla quale venne preannunciato il felice destino del figlio), o infauste, di cui l’esempio più evidente sono i sogni che a Frigg, madre di Balder, preannunciano la morte del figlio.
Durante la fase onirica la separazione tra i mondi si assottiglia permettendo all’individuo di ricevere informazioni, conoscenze e premonizioni che giungono dal Draumaskrimls, lo spettro (Draugr) del sogno conosciuto anche come Draumskrök (fantasma del sogno).
Il sogno dunque ha una funzione fondamentale nella vita dell’individuo. Lo stato di sonno nel quale il sogno si manifesta non è null’altro che una fase dell’esistenza personale dove il flusso di energia continua a scorrere anche se in maniera differente dallo stato di veglia. Il sogno permette di accedere ad un altro mondo dove è possibile esplorare e avere contatti con una realtà che raramente si manifesta durante la giornata. Questo è il motivo per il quale, ad esempio, Hálfdan il Nero evidentemente preoccupato per l’assenza di sogni, ricorre ad un mago per risolvere il problema.
Discorso a parte meriterebbe il concetto di incubo (Mara) rappresentato dalla donna malvagia che tormenta l’uomo nel sonno “cavalcandolo”, depredandolo così di tutta la sua energia sino alla morte. Azioni similari, con le stesse finalità, le si possono riscontrare anche ai danni di animali. Lo stesso Saxo riferisce di lotte notturne che vengono sostenute dall’uomo contro dei mostri. Ancora oggi nella tradizione scandinava si dice che talvolta persone malvagie inviano questi spiriti con l’intento di danneggiare qualcuno.
La capacità di sognare comunque rimane un potente strumento di comunicazione con altri esseri ed altre realtà e va tenuta in grande considerazione Essa è una pratica che può far accedere a conoscenze ed esperienze extrasensibili, capaci di far esperire all’individuo stati dell’essere più elevati e di poter anticipare eventi futuri.
Úlfgaldr Valtýsson