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Kenaz, dalla Seconda Funzione

Kenaz che sprigiona forze primitive che si esprimono attraverso l’impeto dell’Hugr. Essa e’ forza instintiva che divampa, parte e annienta tutto intorno a cio’ che si protegge. Quando qualcosa e’ imprortante, lo si vuole proteggere, ma non sempre cio’ avviene in maniera tiepida, bensi il fuoco divampa e distrugge. Imparare a gestire questo fuoco protettivo e distruttore e’ importante per evitare che questo fuoco bruci tutto cio’ che c’e’ intorno e evitare di perdere la giusta razionalita’.

Kenaz che richiama caratteristiche interne ed estere del Guerriero. Le azioni di proteggere, difendere, illuminare, riscaldare e, all’occasione, ferire o distruggere sono in potere del fuoco ed anche del Guerriero. Il cuore caldo, la mente illuminata e la costanza nel proseguire gli obbiettivi, molte volte sono rivolti a cercare cio’ che e’ nascosto dentro di noi cercando di trasformare le nostre parti meno pure in parti sublimi. Ricorda il lavoro di trasformazione alchemica da piombo in oro. L’addestramento fa si che il cuore e la mente ispirati di passione si esprimano sul piano fisico in abilita’ tecniche. Conoscenza, Pratica ed Ispirazione creativa portano ad una fluidita’ dei movimenti ed ad una sublimazione della tecnica. Putroppo queste energie se mal gestite portano alla distruzione. La saggezza diventa arroganza, la preservatezza diventa testardaggine e ne consegue un graduale consumo del calore del cuore e della luce della mente.

Kenaz e’ il fuoco interiore che contraddistingue un Guerriero, quel fuoco che va domato ed incanalato, che va reso un’arma che consenta al Guerriero di conoscersi in profondità. Solo conoscendo i nostri punti deboli possiamo proteggerli. La conoscenza di Kenaz in questo caso e’ rivolta verso se stessi. Solo conoscendo se stessi si puo’ comprendere gli altri e di conseguenza anche gli avversari.

Immagine acquisita dal web
Immagine acquisita dal web

IL VIAGGIO DEL GUERRIERO

Io qui sto a fianco dei miei Fratelli Orsi e Sorelle Lupo

Davanti a me vi vedo, pronti, in schiere

Sapete il mio nome e avete paura della mia chiamata

In mano lancia ed ascia, ci approdiamo a tornare a casa

Inspiro ed inalo, fumo, la nebbia ci avolge

Sollevo la Lancia, invoco Allfather, e buio fu…

Il corno rieccheggia, le acque scorrono tiepide

La testa di drago mi guida al largo

E li lo stesso fumo mi riempie le narici, insipiro

Attorno a me le fiamme divampano e si sprigionano verso l’altro infuriate

Chiudo gli occhi, sacrificio di me stesso a me stesso

Io piano incovo Kaun

Sento il bisbiglio dei corvi e l’ululato del lupo

Luce pervade il mio corpo, il mio spirito si solleva

Apro gli occhi e vedo Sutrt che mi tende la mano, e li sono.

Mi giro e mi incammino verso i miei Fratelli Orsi e Sorelle Lupo.

Dietro di me, la nebbia si dissipa, la terra e’ rossa.

A cura della 2° Funzione del Kindred (Valter, Monica, Thomas, Sheena)

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