Kenaz che sprigiona forze primitive che si esprimono attraverso l’impeto dell’Hugr. Essa e’ forza instintiva che divampa, parte e annienta tutto intorno a cio’ che si protegge. Quando qualcosa e’ imprortante, lo si vuole proteggere, ma non sempre cio’ avviene in maniera tiepida, bensi il fuoco divampa e distrugge. Imparare a gestire questo fuoco protettivo e distruttore e’ importante per evitare che questo fuoco bruci tutto cio’ che c’e’ intorno e evitare di perdere la giusta razionalita’.
Kenaz che richiama caratteristiche interne ed estere del Guerriero. Le azioni di proteggere, difendere, illuminare, riscaldare e, all’occasione, ferire o distruggere sono in potere del fuoco ed anche del Guerriero. Il cuore caldo, la mente illuminata e la costanza nel proseguire gli obbiettivi, molte volte sono rivolti a cercare cio’ che e’ nascosto dentro di noi cercando di trasformare le nostre parti meno pure in parti sublimi. Ricorda il lavoro di trasformazione alchemica da piombo in oro. L’addestramento fa si che il cuore e la mente ispirati di passione si esprimano sul piano fisico in abilita’ tecniche. Conoscenza, Pratica ed Ispirazione creativa portano ad una fluidita’ dei movimenti ed ad una sublimazione della tecnica. Putroppo queste energie se mal gestite portano alla distruzione. La saggezza diventa arroganza, la preservatezza diventa testardaggine e ne consegue un graduale consumo del calore del cuore e della luce della mente.
Kenaz e’ il fuoco interiore che contraddistingue un Guerriero, quel fuoco che va domato ed incanalato, che va reso un’arma che consenta al Guerriero di conoscersi in profondità. Solo conoscendo i nostri punti deboli possiamo proteggerli. La conoscenza di Kenaz in questo caso e’ rivolta verso se stessi. Solo conoscendo se stessi si puo’ comprendere gli altri e di conseguenza anche gli avversari.
IL VIAGGIO DEL GUERRIERO
Io qui sto a fianco dei miei Fratelli Orsi e Sorelle Lupo
Davanti a me vi vedo, pronti, in schiere
Sapete il mio nome e avete paura della mia chiamata
In mano lancia ed ascia, ci approdiamo a tornare a casa
Inspiro ed inalo, fumo, la nebbia ci avolge
Sollevo la Lancia, invoco Allfather, e buio fu…
Il corno rieccheggia, le acque scorrono tiepide
La testa di drago mi guida al largo
E li lo stesso fumo mi riempie le narici, insipiro
Attorno a me le fiamme divampano e si sprigionano verso l’altro infuriate
Chiudo gli occhi, sacrificio di me stesso a me stesso
Io piano incovo Kaun
Sento il bisbiglio dei corvi e l’ululato del lupo
Luce pervade il mio corpo, il mio spirito si solleva
Apro gli occhi e vedo Sutrt che mi tende la mano, e li sono.
Mi giro e mi incammino verso i miei Fratelli Orsi e Sorelle Lupo.
Dietro di me, la nebbia si dissipa, la terra e’ rossa.
A cura della 2° Funzione del Kindred (Valter, Monica, Thomas, Sheena)